Conferenza Mignami: “Dobbiamo riacquistare fiducia, fatichiamo a reagire. Contro Ascoli …”

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La compagine rosanero, in ritiro già da un paio di giorni, si prepara in vista della gara di domani (domenica 5 maggio) contro l’Ascoli. Al “Barbera” arriva una squadra che ha estremo bisogno di punti per la salvezza, mentre i rosanero devono vincere per ritrovare entusiasmo e motivazioni. Il tecnico del Palermo Michele Mignani ha presentato la sfida nella consueta conferenza stampa alla vigilia del match.

“Quello che ho detto nella conferenza della scorsa partita lo confermo. Se dovessi accorgermi che qualche giocatore avesse staccato la spina lo avrei lasciato a casa. Questi, però, sono ragazzi che si allenano con intensità e impegno. La partita è un’altra cosa. Rimango su quella linea. Il ritiro è semplicemente un segnale che la società ci ha dato per farci capire che non era contenta delle ultime partite. Era per dire che dobbiamo stare concentrati sulla partita e dobbiamo stare insieme per questo. Ho sposato questa scelta anche io”.

“Non è una partita da dentro o fuori domani – ha aggiunto l’allenatore dei rosanero -. Non determina un esito finale, ma è una gara importante per noi stessi e per la classifica. Dobbiamo riacquistare quella fiducia che forse nelle ultime due partite abbiamo perso. È il momento più bello del campionato per me, preferisco giocare queste gare che quelle di inizio stagione. Bisogna riuscire a interpretarla nella maniera giusta perché a volte sapere che la gara è molto importante magari qualcuno aggiunge qualcosa anziché togliere”.

Mignani ha poi spiegato quale, secondo lui, è il problema che in questo momento ha la sua squadra: “Credo che nella vita poche sono le persone che nascono con la camicia e arrivano fino in fondo alla loro esistenza senza preoccuparsi di nulla. Sono persone fortunate. Poi penso che a volte i problemi nella vita, che io trasferisco nel nostro momento, servono per crescere. La cosa è più bella è risolvere il problema perché ti fa sentire forte e gratificato”.

“Noi ci rendiamo conto che qualcosa non riesce bene – prosegue il tecnico -, dobbiamo avere voglia di provare a risolvere questo problema. C’è chi cerca aiuto, chi spera e noi dobbiamo tirare fuori il carattere e uscirne insieme. Spero ci dia una mano anche la gente di Palermo, dobbiamo avere voglia di sacrificio e di rinuncia. Questo è l’unico modo che conosco. Poi non contano più le parole ma contano i fatti”.

“Speravo che in queste cinque partite facessimo qualcosa di più a livello di punti. Fino al Parma la squadra stava crescendo. La difficoltà che ha questa squadra è far fatica a reagire, è un problema di testa. Però se io non pensassi e credessi in questa squadra non avrebbe senso andare avanti. Sarei disonesto a non andare a casa. Attraverso i fatti e lo spirito di sacrificio dobbiamo mettere questa priorità”, ha ammesso Mignani.

“Quando si cambia un allenatore qualche problema c’è. Io conosco Corini e so che è un lavoratore ed è una brava persona. Quando noi allenatori non abbiamo lavoro fremiamo e abbiamo voglia. Per me era un’occasione importante e bella, sapevo che da tutte le occasioni possono nascondere insidie e il nostro mestiere è quello di provare a risolvere. Voglio andare avanti con lo spirito che questa squadra possa fare qualcosa. Già da domani dobbiamo iniziare a reagire”.

“Ho detto molto onestamente che secondo me il problema di questo ultimo periodo è che questa squadra fa fatica a reagire alle avversità. Magari qualche giocatore può non essere sicuramente soddisfatto di quello che sta facendo nell’ultimo periodo. Penso che l’unico modo sia reagire e avere carattere”, dice Mignani.

L’allenatore ex Bari ha aggiunto qualcosa anche sui risultati del Palermo fino a questo momento e in vista delle ultime partite: “Nel momento in cui raggiungi i playoff non guardi indietro. Non conti pareggi o vittorie, le sconfitte lasciano cicatrici. Quando arrivi ai playoff devi andare dritto verso il traguardo”.

“È un po’ di tempo che vivo nel calcio ed errori come quello di Lund ne ho visti – dice Mignani sulla disattenzione dell’americano nell’ultima sfida contro lo Spezia -. Ha colpito la palla con il piede debole, ma credo che abbia dimostrato di essere un giocatore affidabile, serio e concentrato sulla partita. Non discuto il gesto tecnico, ma ripeto se dovessi accorgermi che qualcuno ha staccato la spina lo metterei da parte”.

“Accetto gli errori, non accetto mettere giù la testa e la mancata reazione. Dobbiamo avere più fame degli altri per avere supremazia in campo. Può succedere di andare sotto, ma pretendo la reazione della squadra. Nel secondo tempo di La Spezia una reazione c’è stata ma non siamo riusciti ad essere pericolosi come avremmo voluto. Siamo sempre tesi a dare un giudizio in base al risultato. Sono consapevole che le prestazioni si possano alzare, ma nella ripresa la squadra ha reagito quindi questo per me è un segnale”, ha concluso il mister.

 

 

Redazione

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Fonte della notizia: livesicilia

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