Tuttosport: “Il Palermo non vince. Adesso Catanzaro sogna”

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Lunedì sera, la mancata vittoria del Palermo nel posticipo con lo Spezia (2-2 il finale), ha consegnato al Catanzaro il 2° posto in solitaria, a -2 dalla capolista Parma. Così, ora fanno sorridere certi “de profundis” che s’intonarono per i calabresi il 17 settembre, quando rimediarono l’unica sconfitta stagionale, in casa col Parma.

A quell’appuntamento le due squadre arrivavano appaiate in testa, lo 0-5 finale faceva credere che il Catanzaro non fosse attrezzato per un campionato d’alta quota. E invece, da allora, la squadra di Vivarini non ha più perso. Non solo, è la squadra che ha fatto più punti di tutti nelle successive cinque uscite, 11, contro i 10 del Parma e del Palermo e i 7 del Venezia. Così, a Catanzaro, in questi giorni si ha l’impressione che stia passando la storia. Che i tempi d’oro di fine Anni 70, inizio Anni 80, quelli leggendari di Palanca e Bivi, possano essere dietro l’angolo. Anche perché tutte le componenti del fenomeno Catanzaro in questi mesi stanno dando il meglio. A iniziare dalla tifoseria, che dopo lo 0-5 col Parma sugli spalti non la smetteva di cantare a squarciagola, trasmettendo alla squadra la carica giusta per tornare a primeggiare nelle gare successive. Ma mettiamoci anche la società, ben condotta da patron Noto. Prima di riuscire a vincere, nella scorsa primavera, il terribile girone C della Serie C, il Catanzaro aveva collezionato due secondi posti nelle precedenti stagioni. Qualcuno si sarebbe arreso, non Noto che ha allestito già la scorsa annata, gran parte della squadra che ora sta incantando in B, capace di dominare la C a suon di record perché di fatto era già una squadra di centro classifica in B che necessitava solo di piccoli ritocchi per puntare in alto. Bene anche lo staff tecnico.

Vivarini è un allenatore di cui si parla pochissimo ma andrebbe studiato per come sa coniugare spettacolo ed equilibrio, le sua squadre segnano sempre caterve di gol. In carriera avrebbe già raggiunto risultati importanti. Ma per una ragione o per l’altra, in piazze come Teramo, Empoli e Bari, non si è riuscito a cogliere quanto fosse importante il lavoro che aveva fatto. Questo suo Catanzaro poi, dispone di un parco attaccanti con pochi eguali in B: Iemmello, giocando finalmente per la sua città, vive una seconda giovinezza; Vandeputte, uno che già anni fa era monitorato dalla big di A, è in questo momento il più forte attaccante della B, vedere e rivedere il suo gol nel 3-0 alla Feralpisalò di sabato, sembra una specie di Kvara per come ubriaca la difesa gardesana; Biasci, di cui si parla bene da anni, ora ha la testa giusta per fare la B da protagonista. E mettiamoci anche Brignola, autore del gol vittoria a Marassi sulla Samp, tornato ai livelli di quando da giovanissimo a Benevento era considerato una delle maggiori promesse del calcio italiano. Insomma, gli ingredienti giusti non mancano, sembra proprio che a Catanzaro prossimamente ne vedremo delle belle.

Redazione

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Fonte della notizia: tuttoB.com

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