l curioso caso della Serie C: a una settimana dal termine del mercato iniziano a saltare i Ds

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Senza neanche accorgercene tutti noi stiamo assistendo a qualcosa di praticamente mai visto. A una manciata di giorni dal termine della sessione di calciomercato sono molti i club che hanno cambiato direttore sportivo. Ovvero quella figura deputata dalla società alla costruzione della rosa proprio attraverso la campagna trasferimenti.

Solo negli ultimi due giorni sono stati ufficializzati gli addii
di Giuseppe Pavone al Foggia (di questo parleremo meglio più tardi), di
Sean Sogliano al Padova, di Stefano Giammarioli al Grosseto e di
Stefano Stefanelli a Pistoia. Con l’aggiunta della nomina di Marcello
Pitino, al posto del dimissionario Christian Argurio, quale nomina ds
del Messin
a.
Una tendenza che, dunque, non colpisce solo piccole o grandi piazze, ma
si dimostra trasversale sotto ogni punto di vista. In modo ancor più
sorprendente.

A Pistoia, ad esempio, c’è stato il cambio di proprietà ed era logico
aspettarsi un avvicendamento. Quello che sorprende sono, appunto, le
modalità. Salutare Stefanelli per accogliere Rosati, oltre al secondo
esonero stagione com l’approdo in panchina di Alessandrini in pieno
mercato ha senso? Molte altre società hanno cambiato proprietà a
stagione in corso e un consistente numero fra questa ha optato per una
transizione morbida. Tradotto: avvicendamento tra figure già individuate
ma in modo tale che non rappresenti uno strappo troppo evidente in un
momento cruciale dell’anno. Un discorso simile si potrebbe fare anche
per il Grosseto e Stefano Giammarioli visto il passaggio delle quote di
maggioranza al gruppo rappresentato da Nicola Di Matteo. L’approccio, in
ogni caso, è apparso più delicato.

L’addio di Sogliano a Padova, invece, è era una sorta di segreto di
Pulcinella. Che le parti si sarebbero dette addio era abbastanza chiaro,
viste anche le sirene arrivate dalle categorie superiori per il
dirigente, ma non certo a gennaio. Con la squadra a due punti dal primo
posto e con un girone di ritorno ancora tutto da affrontare. Devo
ammettere, però, che il ritorno in pista dell’ex Milan Massimiliano
Mirabelli mi incuriosisce. La Serie C sa essere un giudice crudele
oppure il miglior trampolino di lancio (o rilancio) possibile.

Infine. Il capolavoro. A Foggia nel giro di 48 ore sono passati
dall’esonero di Pavone, arrivato domenica all’ora di cena, e poi
riaccolto a braccia aperta nella serata di ieri con tanto di rinnovo,
non solo per lui ma anche per Zdenek Zeman, tecnico boemo che dopo
l’addio del dirigente si era detto pronto a salutare per rispetto nei
confronti di chi lo aveva accompagnato nell’ennesima avventura con i
Satanelli. Che sia stato il timore di perdere anche il tecnico a far
fare alla proprietà un passo indietro anche con il dirigente?
Probabilmente non lo sapremo mai.

Di sicuro non è stato un gran segnale per la piazza e il mercato che lunedì alle 20 chiuderà i battenti. In una Serie C dove la stabilità è spesso un’utopia tutto questo sembra proprio fantascienza.

Redazione

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Fonte della notizia: tuttoc.com

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