Feralpisalò, Siligardi: “Palermo? Andremo al Barbera con un obiettivo. L’andata…”
“Contro il Palermo sono andate storte alcune cose, siamo stati
sfortunati negli episodi e sicuramente non abbiamo fatto la nostra
miglior partita. Senza nulla togliere ai rosanero”. Lo ha detto Luca Siligardi, intervistato ai microfoni di Eleven Sports nel corso della trasmissione “ParliamoC”. Diversi i temi trattati dal fantasista della Feralpisalò, che ha analizzato la prova offerta dagli uomini di Stefano Vecchi contro il Palermo di Silvio Baldini nella semifinale d’andata dei Playoff di Serie C.
“Abbiamo
trovato davvero un Palermo in forma e forte. E’ venuto fuori questo
risultato sia per il fatto che non abbiamo fatto una buona partita, sia
per la loro ottima condizione. Anche se secondo me quel 0-3 non è
giustissimo. Però il calcio è fatto così. Il ritorno? Nulla è scritto,
noi andremo al “Barbera” per provare a fare la nostra partita, sapendo
che non abbiamo nulla da perdere. Dobbiamo cercare di far gol il prima
possibile e riuscire almeno a farne tre per pareggiare i conti. Finché
c’è un minimo di speranza noi lotteremo e cercheremo di farla crescere
sempre di più quella speranza”, le sue parole.
LA SCELTA –
“Come ha fatto la Feralpi a convincermi a scendere in Serie C? Io
conoscevo già Pisano e Luppi, ho parlato un po’ con loro e con altri
miei ex compagni. Ho guardato anche la Feralpi quando ho saputo che
c’era la possibilità di andar lì. E’ stato un insieme di cose che mi
hanno convinto ad accettare la corte di una società seria che ha un
progetto e tanti giocatori veramente forti che possono fare il salto di
qualità. In questo club sei in Serie C per modo di dire, la società non
ci fa mancare niente. La località è bella e si sta bene”.
PADOVA-CATANZARO –“Chi
è la favorita? Io sono riuscito a guardare il primo tempo, anche il
Catanzaro mi ha sorpreso. E’ una bella squadra. Ti direi Padova, però
vedendo il Catanzaro sono abbastanza indeciso. Sono due squadre forti.
Il Padova avrà il vantaggio di giocare il ritorno in casa”, ha concluso Siligardi.