Terlizzi: “Se dovessi dare un consiglio a Brunori, gli direi di non lasciare Palermo”
Come vede il prossimo futuro del Palermo?
“Molto dipende dal cambio di società, anche se molti meriti vanno dati a
Mirri, perché ha preso il Palermo in una situazione molto complicata,
dimostrando carattere e lungimiranza”.
Che ne pensa del lavoro di Baldini in rosanero?
“Per me è un amico, in passato ci ho anche discusso perché abbiamo due
caratteri forti, ma ci siamo sempre rispettati. Si è guadagnato subito
la fiducia di tutti nonostante lo scetticismo. Ha valorizzato molto bene
alcuni giovani”.
Che tipo di ambiente è Palermo?
“Palermo è sempre stata una piazza importante che vive di calcio e che
esige progetti seri. Il lavoro societario ha dimostrato il suo valore
perché lo stadio ha iniziato a popolarsi con il passare del tempo,
convincendosi settimana dopo settimana”.
Ha passato una bella esperienza anche a Teramo.
“Abbiamo vinto il campionato promuovendo dalla C2 alla C1, grazie anche
ad un presidente fantastico che, benché fosse un po’ pazzo, ha sempre
investito molto e bene”.
Che commento fai sulla stagione di Brunori?
“A me piace, è un attaccante che non lega molto il gioco, ma è
abilissimo nell’attaccare lo spazio dietro la difesa. Se dovessi dargli
un consiglio gli direi di non lasciare Palermo, anche perché l’ambiente
lo conosce e lo tutelerebbe nelle difficoltà. È anche vero e giusto che
bisogna calcolare il livello economico”.
Catania dalla Serie D?
“Ancora non si spiega come una società con un centro sportivo tra i
migliori in Europa sia fallito in quel modo. Auguro al Catania quello
che è successo al Palermo, ossia di trovare un proprietario che possa
prendere a cuore la squadra e i colori”.