Ecco il “Palermo City”: prende corpo il futuro rosa. Le novità saranno tante
che in queste vicende ci può sempre stare ma ormai il dado è tratto. Le
carpette con le manifestazioni di interesse da parte di altri due
gruppi (uno dei quali fa capo a James Pallotta, mentre si sa poco dell’altra offerta) restano chiuse sopra la scrivania di Dario Mirri.
Ogni tanto uno sguardo, magari anche un fugace pensierino ma nulla che
abbia davvero affascinato il presidente, nonostante tra i vertici
dirigenziali c’è chi preferirebbe il singolo imprenditore – per di più
danaroso ed esperto già di calcio italiano – all’ipotesi di entrare in
un sorta di multiproprietà dove il Palermo almeno inizialmente avrebbe
la parte del “satellite”.
Mirri va dritto per la sua strada. Da almeno due mesi si va convincendo ogni giorno di più della scelta del City Group
e adesso che è arrivata la promozione in Serie B come lieto fine di una
stagione ad alta tensione sono stati intensificati i contatti per
“limare” i contenuti dell’offerta di acquisto (circa 10 milioni ma non
c’è conferma) che comunque prevede un ruolo (e una quota di minoranza)
per lo stesso Mirri. Nelle ultime ore c’è stato un altro incontro con Giovanni Gardini,
incaricato dal City Group di seguire la trattativa, c’è già perfino
l’appuntamento per la prossima settimana per discutere i tanti aspetti
che riguardano lo staff medico.
Ci sono novità all’orizzonte, almeno secondo i piano
abbozzati dalla nuova proprietà. La prima potrebbe riguardare il
direttore sportivo. Difficilmente resterà Renzo Castagnini, il cui contratto scadrà a fine giugno. La nuova proprietà ha già contattato Giorgio Zamuner
e ormai sembra che l’intesa sia raggiunta, l’ultima accelerazione è
venuta dopo la promozione del Palermo in B. In realtà il nome di Zamuner
era già trapelato il mese scorso, subito dopo i primi contatti,
accostato a quello di Gardini, che però non è scontato che avrà
incarichi operativi dopo la conclusione dell’affare. Gardini e Zamuner
si conoscono bene, uno della provincia di Venezia, l’altro di Padova,
entrambi veneti con esperienze comuni proprio nella squadra che ha
ceduto il passo al Palermo in finale.
Per l’allenatore il primo nome del Palermo è Silvio Baldini, il protagonista della cavalcata in Serie B. Ma la vicenda si è complicata nelle ultime ore. Baldini, infatti, ha dichiarato che senza la riconferma di Castagnini tratterà la rescissione del contratto:
difficilmente vincerà questo “braccio di ferro” e conoscendo il
carattere inflessibile del tecnico l’addio non è da escludere, anche se
nelle ultime ore, a Repubblica, ha aggiustato il tiro, “ammorbidendo” la sua posizione. In quel caso è già pronta la carta di Enzo Maresca,
che è stato allenatore della seconda squadra del Manchester City appena
due anni fa ed è una vecchia conoscenza dei tifosi del Palermo, visto
che ha giocato in rosanero per due stagioni tra il 2014 e il 2016.
L’ultima esperienza di Maresca, non felice, è stata in questa stagione a
Parma dove è stato licenziato a novembre per far posto a Beppe Iachini.
Discorso diverso per Rinaldo Sagramola. Il suo contratto scadrà nel giugno del 2023,
potrebbe restare ma difficilmente accetterebbe un ruolo “depotenziato”
dopo essere stato il protagonista del progetto di rilancio del Palermo
dopo la radiazione. Lui ha già vissuto un’esperienza di multiproprietà, a
Vicenza, alla fine dello scorso millennio. È stato lui a guidare Mirri
nei complicati meandri della ricostruzione dal nulla ma adesso il
feeling non sembra più inossidabile come un tempo. La probabile mancata
riconferma di Castagnini non aiuterebbe. In società invece dovrebbero
restare, con ruoli di maggiore responsabilità, il direttore sportivo del
settore giovanile Leandro Rinaudo, il cui lavoro è stato molto apprezzato, e Mario Alberto Santana, che resta la “bandiera” rosanero con i suoi record e con il suo innegabile senso di appartenenza.
Poi ci sarà da stabilire il budget della stagione e, di conseguenza, gli obiettivi: è improbabile che si punti subito alla Serie A, in una stagione oggettivamente complicata per la presenza di squadroni come Genoa, Cagliari, Venezia, Benevento, Frosinone e Parma
e soprattutto con una squadra che sarà ampiamente rinnovata. Più
probabile una stagione di transizione con obiettivo massimo il
raggiungimento dei playoff per poi eventualmente puntare tutte le chance
di Serie A nella stagione successiva.
Dire di più, in questo momento, sarebbe fuori luogo.
Le parti si tengono molto abbottonate rispettando le clausole di
riservatezza e adesso arrivano le ore più delicate. Entro fine giugno,
forse anche prima, sapremo tutto perché il tempo stringe. La stagione
quest’anno comincia prima e insieme al calciomercato e alla costruzione
della squadra c’è anche da pensare al ritiro precampionato. Cercando di
evitare gli errori del recente passato”. Questo è quanto riportato da stadionews.it