“Devo essere circondato delle persone di cui io mi fido.
L’unica persona che non ha contratto per la prossima stagione è Renzo
Castagnini, che mi ha dato la sua amicizia e mi ha fatto sentire un
allenatore importante perché capiva quello che facevo in campo e mi
sosteneva nelle difficoltà. Se non ho questa persona accanto io dovrò
fare un passo indietro e e trattare la risoluzione del contratto. Non
sono uno che vuole prendersi tutti i meriti o che vuole approfittare
della vittoria per fare un contratto più ricco. Sto dalla parte di chi
merita, la meritocrazia impone che lui rimanga”. Parole importantissime
quelle pronunciate da Silvio Baldini ospite a Tgr Sicilia, che mette in
dubbio il suo futuro a Palermo.

Il tecnico ha più volte sottolineato il suo legame con il direttore sportivo rosanero,
il cui contratto scadrà proprio il 30 giugno 2022 e ancora nessuno ha
parlato di un prolungamento del contratto. È evidente che la figura di
Renzo Castagnini è tra quelle più in bilico in caso di cessione del club
al City Group, che con ogni probabilità porterebbe a Palermo un nuovo
management amministrativo e sportivo. Rinaldo Sagramola, attuale
amministratore delegato, ha invece un contratto anche per il prossimo
anno.

Le dichiarazioni di Baldini, come sempre molto schietto e poco diplomatico,
potrebbero “accendere” i giorni della vigilia della possibile cessione
del pacchetto di maggioranza. Il presidente Dario Mirri sembra orientato
a scegliere il City Group per regalare un futuro solido al Palermo (ma
lui resterebbe in società), privilegiando questa offerta rispetto alle
altre manifestazioni d’interesse che sono arrivate sulla sua scrivania.

Mirri ha già dichiarato che il Palermo vuole ripartire da Baldini,
giustamente ritenuto uno dei protagonisti della cavalcata trionfale, ma
nei piani dirigenziali probabilmente non è così scontata la riconferma
di tutti i quadri dirigenziali. D’altro canto, se Baldini si è espresso
in questo modo è evidente che abbia percepito all’interno della società
la voglia di cambiare. Anche questo sarà un argomento “caldo” dei
prossimi giorni.

“Se il Palermo mi ha chiamato è perchè le cose non stavano andando
bene – ha aggiunto il tecnico a Rai3 -. Sono contento di aver realizzato
questo sogno, sono contento per i palermitani, gli voglio proprio bene,
mi fanno sentire a casa mia”.

A Potenza l’episodio chiave della stagione: “Ho fatto capire che
sarei andato incontro alla morte pur di raggiungere l’obiettivo. Ho
fatto uno sfogo che a quest’età mi è costato molto, a volte devi far
vedere che sei un… pazzo”.