Palermo-Padova, Damiani e Ajeti squalificati: assenza più pesante per i veneti
Erano 23 i diffidati nella sfida di ieri tra Padova e Palermo. Il
rischio che vi fossero degli squalificati, dunque, era altissimo. Ma
alle due squadre si può dire che non sia andata proprio male. Saranno
infatti “soltanto” due i giocatori che non potranno prendere parte alla
gara di ritorno, prevista al Barbera il 12 giugno (domenica) alle ore
21, uno per parte.
Damiani tra le fila dei rosanero e Ajeti tra i biancoscudati.
Due giocatori importanti, che dovranno rinunciare alla partitissima che
varrà la Serie B. L’arbitro Gualtieri ha condotto un primo tempo
“all’inglese”. Pochi falli fischiati, ma soprattutto nessun cartellino
giallo. Una direzione tutto sommato positiva. Nella seconda frazione le
squadre si sono allungate e l’agonismo del match si è infiammato.
Allora, ecco i primi nomi sul taccuino.
Il primo è stato Maxime
Giron, che ha steso Chiricò tirandogli la maglietta. Il francese non
rientrava però nell’elenco dei diffidati e ci sarà per la finale di
ritorno. Il cartellino successivo pesa un po’ di più: Damiani è entrato
in scivolata e ha colpito in pieno volto il portiere Antonio Donnarumma,
dopo un cross di Brunori, che era stato beccato in fuorigioco. L’ex
centrocampista dell’Empoli salterà così l’atto secondo della doppia
sfida. Ma il Palermo può recriminare: se infatti l’arbitro avesse
fischiato col giusto tempismo l’off-side, l’azione si sarebbe interrotta
prima e non si sarebbe arrivati al punto di ammonire l’ex
centrocampista dell’Empoli. Qui Gualtieri poteva sicuramente gestire
meglio la situazione, ma ha atteso, sapendo della presenza del Var.
Peccato che il fuorigioco era evidente.
Nei minuti successivi a
rischiare sono stati Valente e Marconi, ma entrambi sono stati graziati.
A 5′ dalla fine della partita, anche il Padova ha dovuto fare i conti
con un’ammonizione pesante: Ajeti si è beccato il cartellino giallo per
un fallo a centrocampo ai danni di Brunori. L’attaccante aveva difeso il
pallone con la solita destrezza e stava per dare inizio ad un
contropiede che per la squadra di Oddo poteva essere letale. L’ex
difensore centrale del Torino si è messo le mani sul volto e ha
imprecato, consapevole della pesantezza di quel “colore” giallo che il
direttore di gara gli ha sventolato sotto il naso.
Due giocatori
importanti mancheranno dunque al super appuntamento. Ma chi perde di
più? Si tratta di due assenze pesanti. La squadra di Oddo dovrà fare a
meno del suo perno difensivo, sempre presente ai playoff, Baldini invece
ha dimostrato di saper vincere anche senza il pupillo delle ultime
settimane. Nel doppio confronto contro la Triestina (ottavi di finale),
infatti, giocava Dall’Oglio in mezzo al campo, e i rosanero si imposero
all’andata per 1-2 e al ritorno volarono ai quarti di finale grazie ad
un pareggio (1-1) firmato Luperini. Anche nella gara d’andata del
secondo turno nazionale, contro la Virtus Entella, a Chiavari, Damiani
giocò soltanto gli ultimi 20′.
Baldini ieri sera ha spiegato in
conferenza stampa: “Dispiace che non ci sarà in finale, stava bene ed
era il suo momento d’oro, ma Dall’Oglio sta pure bene ed è un gran
giocatore”. Rammarico, ma nessuna paura. L’allenatore del Palermo sa
bene che chiunque giocherà, sarà un “calciatore forte”. I biancoscudati,
invece, perdono una pedina inamovibile della difesa. Quest’anno il
centrale svizzero-albanese ha giocato 17 volte in campionato e vanta 5
presenze in questi playoff. E ieri era l’unico a contenere, se pur con
difficoltà, gli attacchi alla profondità di Brunori. Tra le due
squalifiche, pesa certamente di più quella arrivata a fine gara,
all’indirizzo di Ajeti.