Bucchi: “Triestina a 2 facce, non me lo spiego. Gol finale nostra miccia”
Una Triestina double
face ieri nell’andata playoff contro il Palermo: una doppietta di
Floriano sembrava aver incanalato la gara a favore dei rosanero, ma
Rapisarda quasi allo scadere ha riacceso le speranze dei
rossoalabardati. “Una Triestina a due facce? E’ la cosa che non è andata, non me la spiego – ha sottolineato in sala stampa mister Cristian Bucchi. –
Questa partita non poteva non essere approcciata in modo carico, invece
stranamente siamo stati molli. Gli episodi degli infortuni ci hanno
destabilizzato, però non giustifica il fatto che davanti non abbiamo
vinto un duello e non abbiamo preso una seconda palla. Sapevamo che il
Palermo giocava su questo, veloce e capace di verticalizzare. Era la
partita che non dovevamo permettergli. E poi l’attenzione: abbiamo preso
due gol identici, di cui uno al 3′ di recupero. Non possiamo commettere
questi errori. Invece nella ripresa abbiamo fatto bene, con qualità,
attenzione e coraggio. Avremmo meritato molto di più, ma ci sono gli
episodi. Se dopo 3′ avessimo fatto 2-1 sarebbe stata un’altra partita.
Ci sono poi quelle cose che ti tengono in vita e quello è il gol finale
che ci permette di giocarcela fino alla fine“.
“Lopez e Negro? Negro aveva un problema al tendine e Lopez al
ginocchio. Non potevamo avere in panchina due giocatori col punto
interrogativo. Era meglio averli in campo. Dobbiamo ragionare sui
giocatori a disposizione. Non pensavo che entrambi avessero
problematiche così presto. Ci siamo così giocati due slot e questo ci ha
indirizzato anche i cambi successivi“.
“I tre centrocampisti? Il problema nostro è la salute, c’erano
minutaggi troppo brevi, vanno gestiti. Di sani abbiamo Crimi e Calvano
che tirano la carretta. Non si può azzardare a lungo termine“.
“Quanto il merito del modulo 4-3-3 e quanto del cuore? 20-30% è un
discorso tattico. Abbiamo cercato un sistema equilibrato. Il resto lo
ha fatto la parte nervosa, nella ripresa abbiamo vinto tutti i duelli,
il Palermo non è più ripartito: c’era la giusta attenzione. Non possiamo
sperare nella fortuna, dobbiamo cercarcela e nel secondo tempo lo
abbiamo fatto. Non dovevamo comunque prendere quei due gol“.
“Come caricherò la Triestina per il ritorno? Noi siamo vivi,
l’episodio finale deve essere la nostra miccia. Ci sono segnali
importanti, la prestazione, il gol finale, le occasioni create che ci
portano a crederci. Saranno gli episodi a spostare: vedremo se la
fortuna si bilancerà di là“.