Repubblica Palermo – Dalla Spagna alla Cina, lo sceicco dei quattro mondi
Mentre il Palermo di Baldini si avvicina all’esordio
playoff, si continua a parlare (e a studiare) l’holding emiratina
interessata all’acquisto del club rosanero: il City Football Group dello sceicco Mansour.
Sulle pagine de La Repubblica, Andrea Murgia si sofferma sul modus
operandi del gruppo mediorientale per le tre squadre satellite
acquistate in Europa. La prima è il Troyes, club
francese di cui gli sceicchi posseggono più dell’80% e che, al primo
anno ‘arabo’, ha ottenuto la promozione in Ligue 1. Poi, c’è il Girona che,
però, è posseduto ‘solo’ al 47% dallo sceicco Mansour, che non ha
stravolto il club spagnolo, anche se lo ha portato fino al decimo posto
in Liga. Infine, in seconda categoria belga, il Lommel.
La parola chiave in comune, si legge sul quotidiano, è sviluppo: “crescita dei giovani talenti e investimenti nelle infrastrutture, attraverso la nascita di moderni centri sportivi,
ma lasciando la gestione dirigenziale a chi già conosce il territorio”.
Per migliorare le squadre, gli sceicchi hanno svolto un mercato
dispendioso con il Troyes (più di 20 milioni), ma sempre puntando su
giocatori giovani e, spesso, in prestito (soprattutto dal club centrale:
il Manchester City).
Infine, tanti successi sono arrivati fuori dall’Europa: il New York City ha vinto l’anno scorso il suo primo titolo Major League. Lo stesso anno, anche il Melbourne City e il Mumbay City hanno conquistato i titoli nazionali. City Group, infine, ha interessi anche in Cina, con il Sichuan Jiuniu.
Nella holding, infatti, oltre al 78% di Abu Dhabi, il 12 appartiene al
fondo cinese di Citic. In questo caso, Mansour detiene il 28% e il club
milita in seconda categoria.