La storia del calcio italiano, nell’ultimo trentennio, ha vissuto
parecchie esclusioni per problemi finanziari di diverse società anche
blasonate, ricostituite successivamente, sulla falsa riga di quanto
fatto tre anni orsono a Palermo. Comune denominatore di tutte queste
società è stato nel tempo la riacquisizione di logo e denominazione
storica per dare continuità alla storia del calcio delle proprie città.
Tutte le riacquisizione sono state propedeutiche al riutilizzo degli
storici marchi e loghi, nessuna società ha riacquisito marchi e loghi
per non utilizzarli. Facciamo tre esempi di tre società blasonate
fallite e rifondate: Fiorentina, Napoli e Parma. La Fiorentina, fallita
come ACF Fiorentina, viene rifondate come Florentia Viola, a distanza di
un anno riacquista logo e denominazione e li riutilizza entrambi. Il
Napoli, fallito come SSC Napoli, viene rifondato come Napoli Soccer, a
distanza di due anni riacquista logo e denominazione e li riutilizza
entrambi. Infine il Parma, fallito come Parma F.C., viene ricostituito
come Parma Calcio, a distanza di un anno riacquista logo e denominazione
storica, ma decide di riutilizzare il vecchio logo, ma restando con la
nuova denominazione Parma Calcio 1913. Il terzo caso trattato, quello
del Parma, potrebbe essere il caso a cui il Palermo potrebbe fare
riferimento. Mantenere la nuova denominazione Palermo F.C. ma tornare
allo storico logo. Nessuna società rifondate è rimasta con il nuovo
logo, dopo la riacquisizione del vecchio, da questa sede essendo legati
alla storia del Palermo calcio ci auguriamo che anche il Palermo segua
le orme di queste gloriose società che lo hanno preceduto nel triste
epilogo del fallimento con rifondazione.

Fonte: tuttopalermo.net